Capitolo 2: immagine coordinata

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Che tu sia una grande azienda o una piccola realtà, una volta che decidi di intraprendere la strada del web non cadere nella trappola di improvvisare un logo, una grafica o la scelta di una foto: anche qui ci vuole ricerca, studio e conoscenza.
Nell’articolo “COME ORGANIZZARE DA ZERO LA PROPRIA PRESENZA ONLINE Capitolo 1: primi passi” spiegavo quali sono le basi tecniche per progettare la propria presenza nel web: una volta fatta l’analisi iniziale si può passare alla fase creativa stabilendo tutti quelli aspetti grafici quali logo, colori, immagini e font che definiranno il mio brand e la mia comunicazione.
Oggi ti spiegherò che cos’è:
Sei pronto?
L’immagine coordinata
L’immagine coordinata è l’insieme di quegli elementi grafico-visivo che comunicano in modo semplice, chiaro e diretto la mia azienda o il mio marchio.
È il “mio outfit migliore”, quello figo che mi fa stare bene e mi comunica al meglio agli altri: già perché l’immagine coordinata oltre a rappresentarci, ci deve anche piacere altrimenti sarà difficile lavorare con qualcosa che non sentiamo nostro.
L’immagine coordinata quindi mi permette di:
- esprimere la mia personalità distinguendomi dai competitor,
- rafforzare la mia brand identity e migliorare quindi la reputazione,
- imprimere il mio brand nella mente delle persone cercando di rendermi “unico e memorabile”,
- dare un senso di coerenza e uniformità espressiva.
Tutto chiaro ma alla fine…
Quali sono gli elementi che compongono l’immagine coordinata?
Tra gli elementi principali che costituiscono un’immagine coordinata possiamo trovare:
- il logo e le grafiche vettoriali,
- i supporti cartacei/digitali quali il biglietto da visita, la carta intestata e le brochure,
- i supporti digitali come il sito internet, i profili social, la newsletter, le app,
- i supporti ad uso commerciale quali le grafiche, uno stand fieristico, i gadget e il packaging.
Tutto questo si sviluppa da un unico punto di partenza: il logo.
Il logo
Il logo o logotipo è l’essenza grafica di ciò che l’azienda o il marchio rappresenta.
Un insieme armonico di colori, scritte e icone scelte, studiate ed elaborate per esprimere ciò che io (azienda) sono.
Un buon logo essenzialmente deve:
- dare all’azienda un marchio unico e inconfondibile,
- avere un impatto visivo ed emozionale tale da essere ricordato e riconosciuto dai clienti.
Ci sono molti modi per creare un logo:
- puoi rivolgerti a un professionista (la scelta migliore);
- oppure puoi utilizzare un logo generator come logogenio, logopony, logomaker che realizza loghi in base alle tue indicazioni con il rischio però di creare un logo uguale ad altri (io personalmente li uso solo come fonte ispirazionale);
- se con le grafiche te la cavi anche da autodidatta e hai a disposizione programmi come CorelDraw, Adobe Illustretor, Photoshop, Affinity Designer sbizzarrisciti oppure in alternativa ti consiglio di utilizzare Canva che, anche nella versione gratuita, ha molte potenzialità.
Quali sono gli elementi che compongono un logo?
Sostanzialmente sono 4 gli elementi che compongono un logotipo ma non necessariamente devono essere utilizzati tutti insieme e sono:
- i colori
- il/i font/s
- una icona o un simbolo
- uno slogan
La Brand Board
La tavola del marchio è un file grafico che riassume quello che sei, ciò che scrivi e presenti di te al mondo reale ma anche nel web.
Nella brand board possiamo inserire:
- il logo,
- i font,
- i colori
- le immagini e gli oggetti che rispecchiano la propria personalità e attraggono istintivamente il nostro cliente ideale.
La tavola del marchio è di fatti una bussola fondamentale alla quale far riferimento per applicare lo stile del tuo brand su qualsiasi canale comunicativo.

Immagina il tuo brand come una casa: colori, font e immagini sono la sua facciata, ciò che attira e accoglie i clienti. In questo percorso, riceverai tre email che ti guideranno passo dopo passo nella creazione della tua Brand Board. Non si tratta di semplici scelte estetiche, ma di un’analisi profonda e strategica per costruire un’identità visiva autentica e riconoscibile.
Scopri come scegliere i colori che parlano al cuore del tuo pubblico, i font che riflettono la personalità del tuo brand e le immagini che rendono la tua comunicazione visivamente coerente e memorabile.
Inizia il tuo percorso gratuito, scarica il template e costruisci una Brand Board che diventi la bussola stilistica del tuo personal brand!
I colori
La scelta del colore in un logo non deve essere soggettiva: diverse ricerche hanno infatti dimostrato che i colori influiscono sugli stati emotivi, psicologici e comportamentali di chi li guarda.
Da qui se ne deduce che ogni colore viene associato a una serie di emozioni e significati che in un contesto grafico/comunicativo possono essere più o meno idonei: ci sono delle regole basilari che un grafico esperto deve considerare, non mancano poi dei siti appositi che agevolano la scelta cromatica anche per i meno esperti… entriamo nel dettaglio!
Il cerchio di Itten
“Solo a chi lo ama il colore manifesta tutta la sua bellezza e la propria intima essenza. Può essere usato da chiunque ma solo a chi lo adora appassionatamente svela il suo profondissimo mistero.” – Johannes Itten –
Il cerchio cromatico fu creato da Johannes Itten pittore, scrittore e designer svizzero dei primi anni del 900.
Egli si dedicò ai colori studiandoli e analizzandoli da un punto di vista estetico, armonico, comunicativo e dividendoli in 3 categorie:

- il triangolo centrale dove sono rappresentati i colori puri o fondamentali GIALLO, ROSSO MAGENTA e CIANO;
- l’esagono esterno dove sono presenti i colori secondari ARANCIO, VIOLA e VERDE i quali nascono dall’unione di due colori primari
GIALLO + MAGENTA = ARANCIONE
MAGENTA + CIANO = VIOLA
CIANO + GIALLO = VERDE
- il cerchio esterno dove sono presenti tutti 12 colori primari, secondari e terziari.
Esistono poi i colori complementari puri composti da una coppia di colori che, se accostati, hanno la caratteristica di esaltarsi e rafforzarsi a vicenda.
Per individuare quali sono queste coppie, osserviamo il cerchio di Itten: i colori che sono opposti tra loro, sono i complementari quindi se sommate due colori primari tra loro, il colore complementare puro del colore (secondario) ottenuto è quello escluso dall’addizione.
Per esempio il colore complementare del GIALLO è il VIOLA, che è la somma di magenta e cyano.
Come dicevo qualche paragrafo fa, i colori emozionano, scopriamo quindi i principali significati che ognuno di essi esprime:



Ecco quindi una carrellata di loghi più o meno famosi suddivisi per colore:



I Font
Altra caratteristica importante che compone o costituisce come unico elemento del logo, sono i font ovvero i caratteri che utilizzo per comporre il nome della mia attività/prodotto.
Sappiamo tutti che i colori hanno un significato ma forse molti ignorano il fatto che anche un banalissimo font ha un’anima: riuscire a carpirne il significato mi aiuterà a sfruttarlo per la mia immagine coordinata.
I font trasmettono significato e valore, inoltre, in base al peso e allo stile posso capire il tono di voce o l’importanza di quello che sto comunicando.
I font si suddividono principalmente in cinque categorie:
- i serif sono tutti quei font caratterizzati da degli allungamenti detti “grazie” che conferiscono eleganza, tradizionalità, affidabilità e serietà;
- i sans serif sono esattamente il contrario dei serif, cioè “senza grazie” e hanno un tratto pulito e definito che comunicano un senso di chiarezza, immediatezza, modernità e solidità;
- i corsivi o script sono qui caratteri che richiamano lo stile calligrafico o fatto a mano sinonimo di eleganza, femminilità, originalità e spontaneità;
- i modern sono dei font dalle linee essenziali, pulite e moderne che conferiscono un senso di innovazione, forza, progresso e chiarezza;
- i display sono caratteri dalle forme divertenti e informali ricchi di personalità che comunicano simpatia, unicità ed estroversione.
Una volta capite le differenze si passa alla scelta che deve essere sempre ben pensata e studiata in quanto bisogna fare attenzione ad alcuni punti:
- verificare la licenza di un font prima di utilizzarlo, infatti non tutti permettono l’impiego a fini commerciali e questo comprende anche un logo;
- attenzione alla leggibilità quindi prediligi font chiari ed evita quelli troppo fantasiosi e originali;
- scegli un font che abbia una famiglia, questo ti permetterà di scegliere tra diverse varianti del font.
Immagini (Icone o Simboli)
Le immagini, siano esse icone o simboli, giocano un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità visiva di un brand. Non sono semplicemente “abbellimenti”, ma potenti strumenti di comunicazione visiva. Pensale come le ciliegine sulla torta che aiutano a rendere ogni messaggio più chiaro e immediato.
Perché sono così importanti?
In un mondo dove siamo bombardati da migliaia di informazioni visive ogni giorno, le icone e i simboli permettono di veicolare concetti complessi in modo semplice e diretto. Devono essere coerenti con lo stile generale del brand e facilmente riconoscibili. Se ben scelte, possono diventare vere e proprie ancore visive che permettono ai tuoi clienti di riconoscere il tuo marchio a colpo d’occhio.
Come sceglierle?
Quando scegli un’icona o un simbolo, ricordati di pensare all’essenza del tuo brand. Vuoi trasmettere energia? Scegli icone dai contorni decisi e dinamici. Preferisci un tono più raffinato? Opta per simboli più sottili e minimali. E, ovviamente, mantieni una coerenza stilistica: se il tuo brand utilizza forme arrotondate, evita simboli troppo squadrati o spigolosi.
Lo Slogan
Lo slogan è l’anima parlante del tuo brand. È quella breve frase che racchiude la tua promessa, il tuo messaggio chiave o la tua visione. Come un colpo di scena in un buon libro, lo slogan è ciò che lascia un’impressione duratura e che risuona nella mente del cliente anche dopo che ha lasciato il tuo sito o i tuoi canali social.
Perché è così cruciale?
Pensa allo slogan come al tuo “mantra di battaglia“: deve essere breve, memorabile e capace di trasmettere il valore principale della tua attività. È un’opportunità per distinguerti dalla concorrenza e dire al mondo chi sei in una manciata di parole. Non deve solo descrivere ciò che fai, ma deve ispirare, incuriosire e spingere all’azione.
Come creare uno slogan efficace?
La semplicità è la chiave: poche parole, ma che lascino il segno. Evita i tecnicismi o i giri di parole complicati. Cerca un messaggio che possa connettersi emotivamente con il tuo pubblico. Un buon slogan deve essere anche versatile: deve funzionare in un post sui social, su una brochure o su un’insegna fisica. Chiediti sempre: “Questo slogan rappresenta il mio brand anche tra cinque anni?”
Conclusione
In conclusione, costruire un’identità visiva solida e coerente è come preparare una ricetta: ogni elemento, dal logo allo slogan, deve lavorare in sinergia per trasmettere un messaggio chiaro e riconoscibile. Sperimentare è divertente, ma avere una strategia ti garantirà un impatto duraturo e un’immagine professionale.
Non dimenticare che ogni scelta grafica, per quanto possa sembrare piccola, è un tassello fondamentale nella costruzione della tua brand identity. E come ogni buona costruzione, parte da solide fondamenta. Quindi, armati di creatività e pianificazione: il tuo brand è la tua storia, e vale la pena raccontarla con tutti i dettagli giusti.

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